Il trasporto pubblico locale italiano si trova ad affrontare una delle sfide più urgenti degli ultimi anni: la carenza di autisti. Con oltre 10.000 figure mancanti, un vuoto che si prevede si allargherà ulteriormente nel prossimo futuro, il settore necessita di interventi concreti per attrarre e trattenere nuovi professionisti.
Il recente aggiornamento del codice della strada, che consente l’accesso alla patente professionale per i conducenti di autobus già al compimento dei 18 anni, rappresenta un’importante novità che può contribuire a colmare parte di questa carenza. Prima, l’età minima era fissata a 21 anni, limitando così l’ingresso di giovani motivati a intraprendere la carriera nel trasporto pubblico. Accanto a questa innovazione normativa, il rinnovo del contratto nazionale per il trasporto pubblico locale si pone come un’occasione per rendere il lavoro di autista più attraente.
L’aumento dei minimi tabellari, l’introduzione di incentivi economici e la possibilità di accordi aziendali che regolano l’orario di lavoro sono strumenti concreti per migliorare le condizioni lavorative e incentivare l’accesso al settore. Questa fase di rinnovamento non riguarda solo le retribuzioni, ma si estende a una riflessione più ampia su come il trasporto pubblico locale possa rispondere alle sfide future, promuovendo una mobilità sostenibile e integrata.
Attraverso politiche mirate e una visione strategica, il settore può tornare a essere un punto di riferimento per la qualità del lavoro, garantendo al contempo la continuità del servizio e l’accessibilità per cittadini e turisti.
I dati Anfia del 2024 evidenziano un mercato dinamico e orientato al cambiamento, con un focus crescente sulla sostenibilità.
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